#Interviste : Cafiero

Ciao Cafiero, bentornato sulle pagine del nostro blog. Ci parli un po’ del tuo ultimo lavoro?
E’ un progetto dove alla base c’è un’ idea di connessione nuova con chi sceglie di ascoltarmi. Contiene inediti, demo mai pubblicate, brani di tutti i miei progetti musicali e non solo da solista. “Cafiero Music Pen Drive” avrà  continui aggiornamenti ed è anche un atto di rivolta e di protesta contro il sistema musicale attuale che mi piace sempre meno, basato su ingiustizie e non sulla meritocrazia. Per tale motivo ho evitato i soliti canali per essere veramente alternativo con i fatti e non solo a parole, come spesso vedo e sento.

 Come è stato vivere questa fase di pausa musicale per il lockdown?
Allontanarsi dalla musica e per di più forzatamente è sempre qualcosa di  molto triste ma è stato necessario per una buona causa, per la vita! E,
quindi, adesso si riprenderà con maggiore consapevolezza e gratitudine. Ci sono stati momenti di ispirazione per i nuovi brani? In una situazione del genere l’ispirazione non viene perché si è presi dal
momento molto grave e troppo triste ma sicuramente tutto è servito per migliorare a prescindere dai nuovi brani e comunque uno degli inediti di “Cafiero Music Pen Drive” è nato durante il lockdown e si chiama “Ti guardo ancora un po’”, ispirato da un sentimento di speranza e realizzato in una situazione dove era possibile guardarsi solo a distanza.
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Continuare la connessione con il pubblico attraverso l’evoluzione della pen drive e poi riprendere presto a suonare dal vivo, ovunque.