Luca Bassanese si racconta alla redazione

Quando hai iniziato ad interessarti alla musica?

Quando la musica mi ha sedotto divenendo per me un linguaggio essenziale per raccontare il mondo che mi circonda

 

Raccontaci del tuo percorso artistico

È un percorso di dieci anni tra poesia ed impegno civile, dove ho tenuto molti concerti in Italia e all’estero soprattutto raccontando cosa c’è di bello in questo mondo e allo stesso tempo denunciando le contraddizioni di un paese come l’Italia dove si potrebbe vivere di rendita grazie all’arte e alla bellezza del territorio ma dove spesso si fatica ad arrivare a fine mese.

 

Quali sono i tuoi punti di riferimento? ( cantanti, band, fonti di ispirazione)

I miei riferimenti sono sempre stati i cantautori da Violetta Parra a Manu Chao, da De Andrè  a Goran Bregovic, alle più moderne espressioni cantautorali considerando tutto il mondo della musica etnica e popolare

 

 

Cos’è la musica per te?

Un linguaggio attraverso il quale il pensiero può arrivare in quel luogo dell’anima dove tanti discorsi non trovano spazio

 

Hai un particolare progetto a cui arrivare come massima aspirazione?

Continuo a scrivere, raccontare, dipingere attraverso la musica e la parola e questo da sempre è il mio modo di vivere. Lo trovo uno stile di vita più che un progetto, poi ci pensa principalmente Stefano Florio mio produttore e coautore a convogliare questo mio agire in nuovi lavori e per questo non posso che essergli veramente grato perché da forma al mio agire. Per me l’importante è continuare a fare ciò che amo senza perderne il senso e l’amore stesso.