Alessandro Ragazzo si racconta alla redazione

Quando hai iniziato ad interessarti alla musica?

Quand’ero piccolo sognavo di fare il cantante lirico, poi il poliziotto in bicicletta, poi l’inventore, poi lo scrittore, poi il giocatore di basket, il matematico, l’attore, il pittore e infine scoprii la chitarra. La musica mi piaceva e mi affascinava davvero. Avevo più o meno dodici anni.

 

Raccontaci del tuo percorso artistico

Ho iniziato le lezioni di chitarra intorno ai 12 anni, ho imparato le prime nozioni e dopo qualche tempo mi sono iscritto al Conservatorio di Venezia. Nel frattempo ho frequentato un’accademia di musica moderna chitarra elettrica e ho preso alcune lezioni di canto. Attualmente studio musica Jazz a Venezia. La prima band con cui ho suonato si chiamava “Echoes” avevamo 16 anni e suonavamo Progressive – Fusion strumentale, “roba un po’ fuori” ma mi divertivo moltissimo. Poi ho militato per qualche tempo in un gruppo Celtic Metal, ho preso parte le prime formazioni Rock e Pop, molto importanti sono e sono state le esperienze con la Febbre del Venerdì 13, Dan’s Apartment, Industria Onirica, i Rodriguez e Are You Real?. Nel 2015 circa ho iniziato ad esibirmi in solo: chitarra e voce, a fare i primi live in acustico e pubblicare i miei primi lavori da solista.

 

Quali sono i tuoi punti di riferimento? ( cantanti, band, fonti di ispirazione)

Si potrebbe fare una lista infinita… Da piccolo i Pink Floyd sono stati la mia folgorazione più grande, poi ho scoperto i Radiohead ed è stato incredibile. Ho sempre e comunque ascoltato un sacco di musica differente traendo ispirazione da molti lidi lontani; in questo particolare momento della mia vita ascolto principalmente gli Arcade Fire, Alt-j e The Dø ma senza scordare Tim e Jeff Buckley, John Frusciante e tanti altri artisti con cui sono cresciuto. Attualmente mi diverte molto l’Indie Italiano, in particolare adoro i testi di Andrea Appino (The Zen Circus)

Cos’è la musica per te?

Probabilmente il mio unico modo di esprimermi e l’unico mondo in cui trovo conforto.

 

Hai un particolare progetto a cui arrivare come massima aspirazione?

Vorrei  avere la possibilità di registrare e produrre sempre nuove idee, incontrare persone con cui confrontarmi e crescere artisticamente ma soprattutto mi piacerebbe vedere il mondo, viaggiare grazie alla mia musica e suonare ovunque, questo sarebbe un sogno.